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Webinar dedicato all’informazione e modalità di diagnosi delle epatiti virali A, B, C, Delta ed E

Le infezioni virali epatiche rappresentano un importante tema di sanità pubblica.

Negli ultimi anni, grazie alle epocali conquiste della ricerca, l’epatite C è divenuta una patologia completamente curabile, tanto da spingere l’OMS a definire una linea strategica mirata alla sua eliminazione. In questo documento, oltre a definire i target da raggiungere entro il 2030 in termini di trattamento e cura dei pazienti affetti da HCV, ha stabilito target per l’individuazione delle infezioni sommerse, incoraggiando i paesi a mettere in atto azioni efficaci per promuovere lo screening.

Accanto al tema dell’HCV v’è quello dell’epatite B, infezione anch’essa ricompresa nella strategia OMS di contrasto alla diffusione delle epatite virali.
In Italia l’HBV è sicuramente una infezione che può essere confinata ad alcune fasce d’età e gruppi di popolazione; tuttavia, il numero di soggetti portataori dell’infezione è rilevante. Pertanto l’epatite B è una patologia tutt’altro che di secondaria importanza in termini di diffusione e va considerato che esistono infezioni sommerse, contratte anche decenni a dietro, il che implica elevate possibilità di complicazioni epatiche come cirrosi ed epatocarcinoma.

Strettamente legata all’HBV è l’infezione da virus delta dell'epatite (HDV), riconosciuta come la forma più grave di epatite virale, un importante problema di salute pubblica a causa della natura aggressiva della malattia.
In Italia non ci sono dati sul numero reale di persone che convivono con HBV/HDV, né tantomeno una stima di quanti sono inconsapevoli dell’infezione. Un dato è certo però: il tasso di testing è basso e, di conseguenza, la sotto-diagnosi è un problema reale.

Oltre ai virus B, C e Delta, ci sono altre due infezioni da virus epatici da considerare: HAV ed HEV.

L’HAV è il virus responsabile dell’epatite A, uno dei virus che causano infiammazione e che possono compromettere le funzioni del fegato.
La diagnosi dell’epatite A si effettua attraverso semplici esami del sangue o delle feci, o, nella fase sintomatica, attraverso una visita medica.

L’epatite E è un’infezione epatica causata dal virus a RNA dell’epatite E (HEV). L’HEV è uno dei virus epatotropi maggiori, i quali hanno come bersaglio specifico le cellule del fegato, causando infiammazione e potenzialmente compromettendo le funzioni dell’organo. L’epatite E è diffusa in particolar modo in America Latina e Asia sudorientale, con un’incidenza di 20 milioni di casi nel mondo ogni anno.

È evidente che occorre fare ancora molta informazione sulle infezioni epatiche virali, alcune ancora troppo poco conosciute, così come, ancora lacunosa, la conoscenza sulle modalità e tempi per eseguire una corretta diagnosi di tali infezioni.

Questo progetto è stato realizzato grazie al contributo incondizionato di

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