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Wall Street: dubbi Congresso su farmaco da 84.000 dollari

New York, 21 mar - Il settore biotecnologico e' sotto pressione a Wall Street per il timore che il Congresso americano possa accendere un faro sulle politiche di prezzo delle societa' del comparto. Il sell-off e' stato alimentato da una lettera inviata dalla commissione Energia e commercio della Camera dei deputati all'amministratore delegato di Gilead Sciences. In essa vengono poste domande sulla vendita di Sovaldi, un farmaco per il trattamento dell'epatite C che costa 84.000 dollari per dose. Stando alla missiva, "Questi costi probabilmente sono troppo alti per molti pazienti, sia quelli con un'assicurazione sanitaria pubblica sia quelli con copertura privata". E ancora: siccome l'epatite C e' "concentrata in pazienti a basso reddito e parte di minoranze", il fatto di potersi permettere una simile cura e' una questione particolarmente sentita per gli iscritti al Madicaid, il programma federale che garantisce una copertura sanitaria ai meno abbienti.

L'indice biotecnologico del Nasdaq (simbolo NBI) - in rialzo del 62% negli ultimi 12 mesi - e' arrivato a cedere il 3,5% nel durante, il maggiore calo dallo scorso ottobre, e ora segna un -2,56%. Le azioni Gilead hanno perso fino al 4% e ora lasciano sul terreno al 2,57% a quota 73,59 dollari. Parte del recupero e' dato dai commenti di vari analisti, secondo cui il Congresso ha poco potere sulle politiche di prezzi di Gilead, a cui i legislatori hanno chiesto dettagli entro il 3 aprile prossimo. Secondo la lettera, in vari Stati americani il programma Medicaid limita l'accesso al nuovo farmaco solo ai pazienti con le piu' gravi condizioni proprio per via del costo. Secondo il Centers for Disease Control and Prevention (Cdc) - l'agenzia federale preposta alla salute pubblica nazionale - sono quasi quattro milioni i casi cronici di epatite C negli Stati Uniti. Nel 2010, tale patologia ha causato oltre 16.000 decessi.

Fonte: sole24ore

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