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Maxi screening all'ospedale di Pordenone: scovati più di cento pazienti con il virus dell'epatite C

Lo studio rientra nel progetto Dione che ha consentito di effettuare il test a un campione di 4mila pazienti

117 pazienti sono venuti a contatto con il virus dell'epatite C. È il risultato del maxi screening avvenuto all'interno dell’ospedale di Pordenone. Uno studio che rientra nel progetto chiamato Dione (Diagnosi Intra Ospedaliera infezione virus C per l’Eliminazione) che è stato effettuato nei reparti di Medicina Interna 1, 2, Ginecologia e Ostetricia, Neurologia e Chirurgia Generale. 

Per raggiungere questo risultato  si è partiti dall’esecuzione dello screening anticorpale per infezione da HCV nei soggetti degenti per poi passare all’esecuzione di HCV RNA reflex con genotipo virale nei pazienti viremici. A quel punto si è scelto un campione di 4043 pazienti con l’età media di 70 anni circa e con una prevalenza del 59% attribuibile al sesso femminile. 

I risultati

Di queste 117 persone risultate positive per anticorpi-HCV 45 pazienti sono risultati viremici (HCV-RNA positivo) con una prevalenza dell’infezione nel nostro campione corrispondente a 1%. La positività maggiore (79%) per infezione da virus C è stata riscontrata nei reparti di SC Medicina Interna 1 e SC Medicina Interna 2. I genotipi prevalenti sono stati 2 (2a/2c) e 1b con evidenza di mild liver disease nella maggior parte dei pazienti infetti. L’infezione da HCV di neoriscontro è stata registrata in 5 pazienti che apparivano inconsapevoli della loro malattia ed in un caso lo screening dei conviventi ha permesso di identificare un convivente HCV RNA positivo.

A seguito dell’alert di Laboratorio della SSD Immunologia e Allergologia e/o richiesta consulenza da parte degli Specialisti, l’equipe epatologica della SC Medicina Interna 2 provvedeva alla valutazione clinica del paziente indicando la fattibilità della terapia antivirale, la necessità di screening nei conviventi, programmando il linkage to care con controllo ambulatoriale epatologico per avvio trattamento con DAAs (antivirali ad azione diretta). In questo caso già 8 pazienti viremici hanno già avviato la terapia.

Fonte: pordenonetoday.it


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