Un grande risultato: la Commissione Europea finanzierà progetti internazionali sulle epatiti virali
La ELPA, Federazione Europea delle Associazioni pazienti malati di fegato – di cui siamo soci fondatori e membri del Consiglio Direttivo – ha raccolto un’altro, importantissimo risultato dopo mesi e mesi di intenso lavoro.
Per la prima volta, La Commissione Europea ha riconosciuto l’epatite come problema di salute prioritario a livello Europeo, e finanzierà progetti che includano azioni per prevenire, individuare e trattare le epatiti.
Si tratta di un grande risultato dovuto al grande lavoro fatto dalle associazioni dei pazienti di epatite a livello europeo, dove adesso l’epatite ed i rischi connessi rappresentato un enorme problema di salute pubblica per i cittadini d’Europa. Adottato il 28 Febbraio scorso, il piano di lavoro per il 2009 del secondo programma d’azione comunitaria in materia di salute (2008-2013) include attività di sostegno alla sensibilizzazione, alla diagnosi precoce, alla prevenzione e al controllo delle epatiti virali, ed in particolare il programma ribadisce che “i vari tipi di epatite virale sono malattie trasmissibili serie con elevate conseguenze sanitarie, sociali ed economiche e potenziali seri postumi a lungo termine. La popolazione e gli operatori sanitari devono essere informati sulle misure a disposizione per la prevenzione, la limitazione dei rischi e il controllo”.
Il piano di lavoro per il 2009 ha in dotazione un budget di 48.2 milioni di Euro, dei quali il 50% verra’ destinato ai meccanismi finanziari rilevanti per i progetti sull’epatite. La Commissione Europea finanzierà il 60% dei progetti sopra menzionati, ed il contributo massimo di norma non eccede il milione di Euro. La scadenza per la presentazione dei progetti è stata fissata al 20 Maggio 2009.
L’associazione EPAC esprime grande soddisfazione per questo importante risultato che valorizza il lavoro di tante persone e tende a collocare il problema delle epatiti – da troppo tempo trascurato – nella giusta dimensione all’interno del gruppo delle malattie infettive trasmissibili da tenere sotto stretta sorveglianza, causa o concausa di malattie croniche invalidanti, trapianti e mortalità premature.