Epatite C. Interrogazione di Gelli (Pd): “Governo intervenga. Solo Lazio e Lombardia pronte a dare i nuovi farmaci”
Lo denuncia in un'interrogazione a Lorenzin il parlamentare democratico. Le altre regioni, a quanto si sa, sono in ritardo con la somministrazione e questo rischia di generare tensione tra i malati e le famiglie. Governo prema per avvio della somministrazione in tutte le regioni.
11 GEN - “Il Governo intervenga per far luce sull’organizzazione delle regioni che devono essere in grado di somministrare il farmaco contro l'Epatite C". È quanto richiesto con un’interrogazione al Ministero della Salute da parte di Federico Gelli, deputato PD e membro della Commissione Affari Sociali, in merito all’entrata nel prontuario farmaceutico del farmaco sofosbuvir, nome commerciale Sovaldi, in grado di sconfiggere l’Epatite C. Un medicinale rivoluzionario e costosissimo ( se ogni cittadino volesse acquistarlo di tasca propria dovrebbe pagare ben 70 mila euro), in grado di far guarire da una patologia diffusa e pericolosa che in Italia, si stima, riguarda tra i 400 e i 500 mila pazienti di cui 80 mila in condizioni gravi con costi sanitari e sociali altissimi.
Infatti, oltre alla guarigione - rileva il parlamentare - questo farmaco consentirà risparmi sui trapianti di fegato e su le altre cure da somministrare a vita ed evitare altrettante diagnosi di tumore del fegato che, ricordiamo, in Italia sono oltre 10mila ogni anno e per il 70% riconducibili al questa malattia. Nella Legge di Stabilità 2015 è stato disposto lo stanziamento al Servizio sanitario nazionale di un miliardo di euro per l’acquisto, in due anni, di ben 50 mila dosi di questo farmaco ad un prezzo favorevole.
“L’arrivo di questo medicinale è una grande conquista e una importantissima opportunità – ha sottolineato Gelli – però ci sono alcune regioni che sono ancora indietro perchè devono ancora individuare i centri epatologici che seguiranno i pazienti. Al momento sono partite con la somministrazione solo il Lazio e la Lombardia e questo rischia di generare tensione tra i malati e le famiglie. Per questo motivo ho chiesto al Governo di intervenire con la massima urgenza per consentire l’avvio della somministrazione in tutte le regioni superando i ritardi fin qui registrati - ha concluso il deputato democratico - assicurando così la possibilità di cura ai pazienti con la precedenza a quelli più gravi”.
ATTO CAMERA
INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04412
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 360 del 12/01/2015
Firmatari
Primo firmatario: GELLI FEDERICO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 12/01/2015
Destinatari
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data12/01/2015
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera
Interrogazione a risposta in commissione 5-04412
presentato da
GELLI Federico
testo di
Lunedì 12 gennaio 2015, seduta n. 360
GELLI. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:
in Italia, nel mese di dicembre 2014, è finalmente entrato nel prontuario farmaceutico, 11 mesi dopo l'approvazione europea, il sofosbuvir, nome commerciale Sovaldi, prodotto dalla Gilead Sciences;
il farmaco in questione è in grado di sconfiggere l'epatite C ed è un medicinale costosissimo e rivoluzionario proprio perché in grado di far guarire da una patologia assai diffusa;
l'Aifa sostiene, dopo aver condotto una lunga ed estenuante trattativa con l'azienda produttrice, di avere strappato un prezzo favorevole e il contratto prevede l'acquisto di ben 50 mila dosi in due anni;
va detto che il farmaco costerebbe al singolo cittadino che volesse acquistarlo di tasca propria ben 70 mila euro;
la legge di stabilità per l'anno 2015 ha stanziato, per il prossimo biennio, un miliardo di euro proprio per la cura dell'epatite C attraverso questo importante farmaco;
il sistema concordato per il pagamento sarebbe questo: la casa farmaceutica metterà a disposizione ogni trattamento da 12 settimane per 50 mila euro e poi, via via che aumenterà il numero di dosi acquistate dalle regioni, restituirà una parte sempre più consistente del denaro. Sono previste tre o quattro, fasce di sconto, l'ultima permetterà di pagare il Sovaldi poche migliaia di euro;
quando saranno state acquistate tutte le 50 mila dosi, la media del costo per un paziente si aggirerà tra i 20 e i 30 mila euro;
per la somministrazione del farmaco l'Aifa ha individuato la priorità di sei categorie di pazienti gravi anche se di fatto è scattata la corsa al farmaco e già si parla di togliere le limitazioni di accesso nel momento in cui, tra alcuni mesi arriveranno sul mercato, nuovi farmaci simili al Sovaldi, con la stessa efficacia;
esiste inoltre un serio ostacolo da affrontare ed è quello del ritardo in cui si trovano alcune realtà regionali che devono ancora individuare i centri epatologici che seguiranno i pazienti;
al momento sono partite con la somministrazione solo il Lazio e la Lombardia e questo rischia di generare tensione tra i pazienti;
si stima che in Italia siano circa 70-80 mila i pazienti più gravi a fronte di una patologia diagnosticata a 400-500 mila casi e con una stima complessiva, comprensiva anche di quelli non diagnosticati di un milione di casi di epatite C –:
in considerazione di quanto espresso in premessa e alla luce dalla importantissima opportunità per i pazienti più gravi legata alla somministrazione del farmaco in questione, se e quali iniziative di competenza il Governo intenda assumere, con la massima urgenza, per consentire l'avvio della somministrazione in tutte le regioni superando i ritardi fin qui registrate assicurando così la possibilità di cura.
(5-04412)