Gli antivirali dimezzano il rischio di cancro al fegato nei malati di epatite
Trattare la forma cronica di epatite C con farmaci antivirali potrebbe dimezzare il rischio di sviluppare la forma piu' comune di cancro al fegato. A dirlo, uno studio dell'Universita' di Copenaghen pubblicato su BMJ Open Editions. Cirrosi epatica e epatite C sono fra i piu' importanti fattori di rischio per il carcinoma epatocellulare, la forma piu' diffusa di cancro al fegato. Secondo lo studio degli scienziati, l'uso di terapia antivirale, interferone, ribavirina o una combinazione dei due, ha mostrato di aiutare il corpo a eliminare il virus.
In alcuni soggetti, la risposta iniziale e' stata seguita da una ricaduta dopo pochi mesi, ma se il trattamento riesce a tenere a bada il virus per 6 mesi, le possibilita' di ricaduta sono state minuscole. In tutto, sono state coinvolte oltre 3200 persone. Il loro trattamento, prevalentemente interferone, e' durato tra i 6 mesi e un anno, e sono stati monitorati per un periodo tra i 5 e gli 8 anni. Nei test, un totale di 1156 persone sono state trattate con la terapia antivirale, 81 dei quali hanno sviluppato cancro al fegato, un risultato equivalente a una riduzione del rischio del 47%.
Fonte: Sanitanews.it